sesso orale: come insegnare ad una donna a farlo
Noa Fly
Noa Fly - Giovedì 18 Gennaio 2018

Ero all’inizio della storia con mia moglie, ricca di passione, intimità, trasgressione. L'unico aspetto non in totale sintonia era il sesso orale.

Ero all’inizio della mia storia con la persona che oggi è mia moglie. Fu un inizio magnifico, ricco di passione, intimità, trasgressione… c’erano tutti quegli ingredienti che rendono eccitante ed unica una storia e che ho la fortuna di vivere tutt’oggi. C’era però un aspetto che non era in totale sintonia: era il rapporto orale.

Per me il cunnilingus è parte integrante del rapporto sessuale, per lei invece era più un semplice preliminare. I miei pensieri si stavano concentrando sul fatto che percepivo l’apice del suo godimento quando mi concentravo in maniera totale su di lei, chiudendo gli occhi, usando non solo la lingua, ma sfruttando appieno gli altri sensi: l’olfatto, il tatto, l’odore, l’udito. Il fatto di chiudere gli occhi mi consentiva di dedicarmi interamente alla sua vagina, al suo respiro, ai suoi gemiti e ai magnifici profumi e vibrazioni che la sua eccitazione le provocava, rendendoli eccitanti anche per me.

Ho pensato di organizzare una serata in cui portare anche lei ad apprezzare le stesse sensazioni, ma a parti inverse. La riflessione è stata lunga, metodica, sino a quando è scoccata una scintilla e decido di predisporre in prossimità del nostro letto il materiale necessario per bendarla e legarla, ovviamente nascosto, in modo da poter creare una situazione tanto intrigante quanto coinvolgente.

Quella sera andammo a cena e come tutte le volte eravamo pervasi dalla passione. Ogni sguardo era carico di desiderio, di voglie compulsive, non vedendo l’ora, entrambi, di tornare a casa, nella nostra alcova. Il suo abbigliamento era elegantemente erotico, proprio come piace a me e la osservavo pensando al dopo, a quello che avevo programmato.

Finalmente arriviamo a casa… Ci baciamo per l’ennesima volta, ci tocchiamo e sfioriamo, come per dimostrare l’uno all’altro la nostra voglia, avvicinandoci sempre di più al letto, dove finalmente arriviamo.

Continuo a baciarla ed accarezzarla mentre con una mano afferro la benda, in raso ovviamente e la avvicino ai suoi occhi; mi guarda stupita mentre la bacio e le cingo la testa in maniera tanto delicata quanto decisa.

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Inizio a spogliarla dei suoi abiti sexy, lasciandole solo le autoreggenti e le scarpe con quel magnifico tacco a spillo. Le accarezzo il collo ed inizio ad avvicinarmi a lei per baciarla, mentre le mie mani scorrono ovunque sul suo corpo ma facendo bene attenzione di non toccare le sue parti intime. A quel punto decido di tirare fuori le corde per legarle le mani. Volevo fosse una situazione dolce, per cui, alla sua esclamazione “Ma cosa fai!” l’ho baciata e le ho sussurrato nell’orecchio che volevo fare tutto io e le ho legato entrambe le mani alle corde fissate alle estremità del letto.

A quel punto inizio ad usare le mie mani, la mia bocca e la mia lingua su tutto il suo magnifico copro in maniera delicata e sensuale. Volevo farle salire l’eccitazione senza toccare i genitali, a cui giravo intorno senza mai avere un approccio diretto. Iniziava a gemere e contorcere il suo corpo, sino a quando non mi dice "dai, facciamolo" e io rispondo seccamente “no”. Era proprio quello che volevo, farle crescere il desiderio e fare in modo che quella sera il nostro rapporto fosse solo orale. Le dico: “Se vuoi usi la bocca!” e lei acconsente; mi avvicino a lei bendata e legata, sfiorandole il viso con il pene. Lo cercava, apriva la bocca desiderosa, ma ero io a comandare il gioco e mi ero reso conto che la negazione accresceva il suo desiderio, sino a quando non sono più stato in grado di negarglielo e mi sono finalmente lasciato accarezzare dalle sue labbra.

A quel punto mi metto sopra di lei e stringendole i capelli comandavo i suoi movimenti, per andare sempre più dentro, sempre più in profondità, quando ad un certo punto mi chiede di liberarle le mani e sdraiarmi sul letto. Percepisco che aveva compreso il mio desiderio. Slego le corde, mi giro, mi sdraio sul letto e la riprendo per i capelli, mentre con l’altra mano inizio a toccarla nelle parti intime. Era bagnatissima e la spingo a me con sempre maggiore forza sino a quando non inizia ad avere dei conati che rendono il sesso orale sempre più bagnato. Sputa tutta la sua saliva sul mio pene ed il rapporto diventa sempre più intenso; lo avvolge, lo morde e nuovamente ci sputa sopra e ricomincia. Ero estasiato dalla sua foga e dalla sua passione… Sentivo la sua lingua, le sue labbra, i suoi denti e soprattutto la sua voglia. Non riesco a resistere ed esplodo in un orgasmo intensissimo. Accoglie tutto nella sua bocca sino alla fine e solo dopo lascia defluire il mio seme nuovamente su di me, per poi leccare tutto quello che era uscito dalla sua bocca, guardandomi negli occhi e sorridendo. Il classico sorriso di chi aveva rotto un tabù ed aveva assaporato il piacere di regalare il massimo piacere al proprio partner.

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